lunedì 14 aprile 2008

hacker o bufala?

Nel post precedente facevo notare come questo link, sul sito del governo tibetano in esilio, non funzionasse più da qualche giorno. Mi chiedevo se fosse per via di un hacker, del webmaster o un problema tecnico.
Reporters sans Frontieres ha pubblicato oggi questa notizia in cui sembra confermata la prima ipotesi:

"Tibet.net, the official website of the Tibetan government in exile, has been inaccessible since 11 April. The site’s webmaster believes it has been the target of a hacker attack. It can still be accessed through an alternative address: http://www.tibetgov.net."

Però, come scrive RSF, e come anche la mia esperienza dimostra, il sito funzionava perfettamente prima dell'11 Aprile.

In questo sito, (qui la versione tradotta in inglese da google) si legge in una lettera datata 28 Marzo che da aprile il sito tibet.net cambierà in tibetgov.net.

a scanso di dubbi, linko
anche la copia cache di google datata 3 aprile dello stesso documento.. c'è già scritto che da Aprile il sito cambierà dominio..
Preveggenza buddista o altro?


UPDATE 15/04: riflessioni a freddo

Quanto scritto sopra mi spinge a tornare sulla questione della affidabilità della lista delle vittime e del numero di morti negli scontri in Tibet di Marzo (un post con lo stesso argomento si trova sul sito di Sun-Bin).

-La maggior parte dei nomi pubblicati dalla lista non sono accompagnati da dettagli, il che ne rende impossibile il rintracciamento e quindi una verifica della veridicità di tale lista.

-La stampa cinese ha già pubblicato una smentita di tale lista in data 7 Aprile, a seguito di un controllo effettuato dalla polizia del Tibet. L'altro ieri sul notiziario di CCTV4 ho visto un articolo in cui si mostravano i luoghi indicati dalla lista, e, hu kou e certificari vari alla mano, si dimostrava l'inesistenza delle persone indicate (ovviamente essendo una notizia data dalla stampa "di regime" deve essere presa con le pinze).

-La lista è stata pubblicata in data 26/03. Da allora l'unico aggiornamento è stato l'aggiunta di altri 4 nomi (di questi però sono stati forniti maggiori dettagli). A differenza delle stime sul numero totale delle vittime (135-140), pubblicate da tutti i giornali, la lista delle vittime non è stata, per quanto ne so, pubblicata da nessun MSM.

-In passato altri "conteggi" simili presentati dalla TCA sono stati oggetto di critiche, come peraltro ho già fatto notare in un commento precedente (quoto da wikipedia):

"The Central Tibetan Administration states that the number that have died in the Great Leap Forward, of violence, or other indirect causes since 1950 is approximately 1.2 million, According to Patrick French, a supporter of the Tibetan cause who was able to view the data and calculations, the estimate is not reliable because the Tibetans were not able to process the data well enough to produce a credible total. French says the CTA based this total on refugee interviews, but prevented outsider access to the data. French, who did gain access, found no names, but "the insertion of of seemingly random figures into each section, and constant, unchecked duplication". Furthermore, he found that of the 1.1 million dead listed, only 23,364 were female (implying that 1.07 million of the total Tibetan male population of 1.25 million had died). There were, however, many casualties, perhaps as many as 400,000. This figure is extrapolated from a calculation Warren W. Smith made from census reports of Tibet which show 200,000 "missing" from Tibet. Even The Black Book of Communism expresses doubt at the 1.2 million figure."

- Se ciò che ho scritto sopra a riguardo della notizia di Reporters Sans Frontieres è vero, significa evidentemente che il webmaster del sito della Central Tibetan Administration ha una propensione a mentire e a screditare il "nemico" cinese con accuse fasulle.

Un paio di riflessioni a margine:

RSF è la stessa organizzazione che ha sabotato la cerimonia olimpica ad Atene.
Ha ricevuto più volte critiche relative alla selettività dei bersagli e alla correttezza dei propri metodi (una delle ultime è quella dell'UNESCO).
RSF riceve fondi (circa il 19%, stima di wikipedia) da vari governi e organizzazioni americane ed europee (in special modo francesi), compreso il NED. A sua volta il NED supporta e finanzia la CTA, come dimostra l'incontro tra Kalon Tripa, primo ministro della CTA e reincarnazione di Samdhong Rinpoche, e Carl Gershman, presidente del NED.

UPDATE 23/04

ad oggi il sito tibet.net ha ripreso ha funzionare, mentre è inaccessibile tibetgov.net. Ovviamente ciò non è rilevante al chiarimento dei dubbi sollevati nel post, che rimangono tali.

UPDATE 30/04

Tibet.net ha pubblicato un aggiornamento sul numero delle vittime, aggregando i dati forniti da differenti organizzazioni (non si specifica quale metodo sia stato utilizzato), risulta che la cifra complessiva di vittime tibetane raggiunge quota 203.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cmq volevo dirti che stai facendo un ottimo lavoro. Mi auguro solo di non scoprire mai un giorno che in realtà lavori per il potentissimo Dipartimento di propaganda del Governo Cinese ;)

P.S. ti ho linkato nel mio blog (ormai in rovina per mancanza cronica di tempo), che a suo tempo voleva essere uno spazio per il dibattito sulla Cina.

matteo ha detto...

grazie e non preoccuparti, sono solo un "normale" cittadino italiano, come ho scritto nel mio profilo..
ho iniziato questo blog semplicemente per postare un commento inizialmente destinato al blog di Cavalera ma poi diventato troppo lungo..penso tu mi abbia visto lì, ho notato che anche tu sei intervenuto lì, io già conoscevo il tuo sito, ti avevo già incontrato sul sito Cindia di Sabrina Provenzani se non ricordo male..
però trovo che questa cosa del blog non è male, anche solo per tenere ordinati i miei pensieri..il mio problema è il tuo..il tempo..
comunque penso che anch'io che a breve inserirò da qualche parte qualche link ad altri siti affini...